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Tanzania: diritto alla terra negato ai maasai del Ngorongoro

June 25, 2021
Source
Unimondo.org

Il 10 giugno l’Oakland Institute – autorevole centro di ricerca specializzato in temi relativi alla conservazione ambientale in relazione allo sviluppo sociale ed economico – ha diffuso il rapporto The looming threat of eviction for thousands of maasai in Tanzania (L’incombente minaccia di spostamento forzato per migliaia di maasai della Tanzania).

Il sottotitolo ne spiega anche le ragioni The continued displacement of the maasai under the guise of conservation in Ngorongoro conservation area (Il continuo trasferimento forzato dei maasai con la scusa della protezione del parco nazionale del Ngorongoro) zona definita ufficialmente come Ngorongoro conservation area (Nca).

Ѐ il secondo rapporto relativo alla spada di Damocle che pende sulla popolazione autoctona dell’area. Il primo, del 2018, Losing the Serengetimetteva a fuoco proprio la minaccia costituita dalle valutazioni di organizzazioni internazionali – quali il Centro per l’eredità mondiale dell’Unesco (Whc), l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) e il Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti (Icomos) – che si dicevano preoccupate per l’aumento della popolazione e delle attività umane all’interno dell’area protetta.

A seguito delle loro raccomandazioni, il governo della Tanzania ha messo a punto un piano di ricollocazione senza precedenti, che interesserà oltre 80mila persone, in grandissima maggioranza pastori maasai. Secondo il programma, annunciato lo scorso aprile, 40mila persone, definite come immigrate nella zona, dovrebbero essere riportate nei loro luoghi di origine già entro la fine di quest’anno.

L’identificazione delle famiglie da spostare è già cominciata. Negli elenchi comparirebbero moltissimi gruppi familiari che hanno vissuto nella Nca per generazioni. «A causa della mancanza di documentazione, è impossibile per molti autoctoni provare che discendono dagli abitanti originari della Nca. Con il pretesto di questo piano, verranno rilocati abitanti indigeni» ha dichiarato Anuradha Mittal, direttore esecutivo dell’Oakland Institute, che ha anche curato il rapporto del 2018.