Rd Congo: chi guadagna dalle piantagioni di palma da olio?
Condizioni di lavoro al limite dello schiavismo, paghe da fame, violente repressioni di ogni manifestazione di protesta, inquinamento del territorio. Sono le condizioni in cui sopravvivono i quasi 10mila lavoratori nelle piantagioni di palme da olio di Lokuto, Yaligimba e Boteka, in mano alla Kuramo Capital Management, azienda sostenuta da banche di sviluppo straniere e di cui fanno parte grossi investitori come la Bill & Melinda Gates Foundation
Chi sono gli investitori, gli imprenditori che stanno ricavando fior di quattrini dallo sfruttamento delle piantagioni di olio di palma nella Repubblica democratica del Congo? Recentemente l’Oakland Institute ha pubblicato un rapporto che mette in luce gli affari nelle aree di Lokuto, Yaligimba e Boteka. E di come questi “affari” stiano incidendo sulla vita delle comunità locali e vengano portati avanti in spregio al rispetto dei più elementari diritti umani.
Con una certa ironia il titolo del report è Meet the Investors Behind the Phc Oil Palm Plantations in RdC (Incontra gli investitori dietro le piantagioni di palma da olio in RdC), dove Phc sta per Piantagioni e Frantoi in Congo. Da tempo denunce e proteste stanno portando a galla le condizioni di vita e di trattamento delle comunità che vivono adiacenti alle piantagioni e che avendo perso da tempo le loro terre vivono del lavoro, mal remunerato, di braccianti.
Arresti, repressioni violente nei confronti dei lavoratori che provano l’arma dello sciopero, percosse e uccisioni extragiudiziali per mano della sicurezza privata e della polizia, non sono né una rarità né una novità. Anzi, le cose sono peggiorate con gli investimenti della Kuramo Capital Management (Kcm) che in pratica oggi esercita il monopolio sull’area. E che vede coinvolte Banche di sviluppo, come la Cdc group del Regno Unito.