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Kenya: pesanti abusi sui popoli indigeni nelle "aree di conservazione"

November 20, 2021
Source
Terra Nuova

«In Kenya, “aree di conservazione” che vantano tra i più illustri visitatori anche i reali britannici, sono coinvolte nello sfratto e in pesanti abusi dei popoli indigeni locali: è quanto rivela l’ultimo, sconvolgente rapporto dell’organizzazione statunitense Oakland Institute . I terribili abusi commessi in questo tipo di progetti di conservazione in Kenya vengono denunciati da Survival International già da dieci anni»: così in una nota l'organizzazione internazionale che danni è impegnata per i diritti dei popoli nativi.

«In Kenya, “aree di conservazione” che vantano tra i più illustri visitatori anche i reali britannici, sono coinvolte nello sfratto e in pesanti abusi dei popoli indigeni locali: è quanto rivela l’ultimo, sconvolgente rapporto dell’organizzazione statunitense Oakland Institute . I terribili abusi commessi in questo tipo di progetti di conservazione in Kenya vengono denunciati da Survival International già da dieci anni»: così in una nota l'organizzazione internazionale che danni è impegnata per i diritti dei popoli nativi.

«Il rapporto dell’Oakland Institute indaga la famigerata Northern Rangeland Trust (NRT), un’organizzazione che riunisce 39 “aree di conservazione comunitarie” (community conservancies) che si estendono per oltre 42.000 kmq, quasi l’8% del Kenya. Queste aree, che prima erano pascoli utilizzati dalle comunità pastorali locali, sono state convertite in “aree di conservazione” gestite dalla NRT. Attorno a tali aree, da cui i popoli indigeni sono esclusi con la violenza, ruota un enorme giro d’affari: ingenti fondi provenienti dal mercato del carbonio, dagli stanziamenti dei paesi donatori e dal turismo dei safari di lusso - spiegano da Survival - La NRT nasce da un’iniziativa di Ian Craig , la cui famiglia era proprietaria di un allevamento di bestiame di oltre 25.000 ettari, poi trasformato nella Lewa Wildlife Conservancy (celebre per essere il luogo in cui il Principe William e Kate Middleton si sono fidanzati ). Ian Craig è ancora oggi “direttore di conservazione e sviluppo” per la NRT».

«Nel rapporto “Stealth Game: ‘community’ conservancies devastate land and lives in northern Kenya”, le indagini documentano dettagliatamente le scioccanti attività di queste cosiddette “aree di conservazione”, tra cui: l’espropriazione delle terre dei popoli indigeni e di altre popolazioni locali; molteplici accuse di abusi e torture, inclusi esecuzioni extragiudiziali e sparizioni; l’uso di forze di sicurezza militarizzate, alcune addestrate da una società gestita dal figlio di Ian Craig; rilevamento di terre da parte di pochi ricchi, con la conseguente cacciata dei pastori dai territori ancestrali; intimidazioni, arresti e interrogatori dei membri e dei leader delle comunità locali - prosegue Survival - Le aree oggi chiamate “di conservazione” sono le terre ancestrali dei popoli pastori come i Samburu e i Masai, che gestiscono quelle terre da tempo immemorabile. Molte delle aree di conservazione, comprese quelle private come la OI Jogi (di proprietà della famiglia miliardaria Wildenstein), oggi ospitano lussuosi alloggi per safari. Pare che una settimana a OI Jogi costi 15.000 dollari ; un altro, il lodge Sarara, viene descritto da uno dei suoi tour operator come “una missione di salvezza, non solo per la fauna selvatica e i pascoli, ma anche per il popolo Samburu”».